LA SICUREZZA EMOTIVA DEI BAMBINI AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Indicazioni per i genitori

a cura della dr.ssa Veronica Vignieri

La pandemia di Covid-19 sta cambiando il nostro approccio alla vita quotidiana. Inizialmente pensavamo che la situazione drammatica della Cina fosse molto lontana, ma a un certo punto il coronavirus è arrivato anche in Italia e abbiamo dovuto prendere consapevolezza di quello che ci stava succedendo. Ci siamo affidati alle disposizioni del Governo e questo non è stato facile, le nostre abitudini si sono trasformate in modo considerevole.

L’attuale “emergenza” sanitaria ha creato una situazione di elevata emotività che riguarda l’individuo e l’intera comunità. I bambini sono vulnerabili così come gli adulti e hanno buone abilità nel fronteggiare situazioni difficili purché supportati adeguatamente. In momenti di pericolo i bambini hanno bisogno di ricorrere alle figure di riferimento: è quindi importante che gli adulti possano trovare uno spazio di aiuto per fronteggiare le proprie normali reazioni da stress e restituire ai figli la sicurezza emotiva necessaria. I bambini, inoltre, esprimono i loro sentimenti in maniera differente rispetto agli adulti e in forme diverse anche tra di loro, soprattutto in base all’età e allo stadio di sviluppo.

In seguito all’esposizione a un evento critico, i bambini possono sperimentare numerosi stati emotivi: tristezza, colpa, rabbia, paura, confusione e ansia dovuti anche al protrarsi della condizione di isolamento e allo sconvolgimento dei ritmi ordinari. Essi possono anche sviluppare reazioni somatiche, come disturbi fisici (mal di testa, mal di pancia, …) con marcate differenze individuali nella comparsa, nell’intensità e nella durata di queste reazioni.

Alla luce delle indicazioni fornite dall’Associazione EMDR Italia, indichiamo di seguito le REAZIONI PIU’ COMUNI: 

  • rabbia e irritabilità;
  • noia;
  • esprimere la preoccupazione attraverso il comportamento (es. problemi di concentrazione, manifestare nuove paure o comportamenti tipici di fasi precedenti della crescita);
  • difficoltà nel dormire e/o difficoltà nell’alimentazione;
  • affaticamento e tendenza ad isolarsi;
  • maggior bisogno di attenzione da parte del genitore o delle figure di riferimento.

 Queste sono reazioni normali soprattutto nella fase di cambiamento delle abitudini.

 ALCUNE INDICAZIONI UTILI

 SCEGLIERE LE INFORMAZIONI: i bambini hanno bisogno di informazioni CHIARE e VERE, filtrate in base all’età in modo che possano essere comprese. Scegliere un momento durante il giorno da dedicare INSIEME alla visione di notiziari o ricerca web di notizie (selezionando prima le notizie), in modo da spiegare cosa stanno ascoltando e le immagini. Concentrare l’attenzione sui dettagli più rassicuranti (ad esempio i medici che stanno aiutando) e dare in seguito, il tempo necessario per fare domande.

 USARE PAROLE SEMPLICI E ADATTE ALL’ETA’: è importante NON sovraesporli a immagini o notizie non adatte al loro livello di comprensione. Se si è in difficoltà su una domanda si può prendere tempo, dicendo “La mamma non lo sa, si informa e appena avrà informazioni ti dirà tutto per bene, ok?”.

 DARE SICUREZZA AI BAMBINI: i bambini possono continuare a fare le cose da bambini, quindi giocare, parlare di cose divertenti, fare i compiti e imparare cose nuove.

 RICORDARE CHE CI SONO PERSONE FIDATE CHE SI STANNO OCCUPANDO DI RISOLVERE LE CONSEGUENZE DELL’EVENTO (“Hai visto quanti dottori bravissimi stanno intervenendo?”).

 FAR SAPERE AI BAMBINI CHE AVERE PAURA O SENTIRSI PREOCCUPATI E’ NORMALE. Spiegare che tutti i sentimenti vanno bene. Lasciarli parlare dei loro sentimenti e rassicurarli che, anche se è tutto molto brutto, insieme le cose si possono affrontare.

NON NEGARE LORO I NOSTRI SENTIMENTI. Spiegare con parole semplici che è normale anche per gli adulti avere delle paure e preoccupazioni dopo un evento così inaspettato e che tutte le reazioni emotive sono normali e gestibili. In questo modo i bambini avranno un modello di riferimento, impareranno che possono fidarsi e che anche loro possono comunicare i propri stati emotivi.

Se le reazioni faticassero a rientrare e non notate un miglioramento è utile rivolgersi a professionisti preparati che possano aiutarvi a fronteggiare al meglio lo stress dei vostri bambini.

Riferimenti bibliografici: https://emdr.it

RACCONTARE IL CORONAVIRUS A UN BAMBINO:

Lo psicologo Alberto Pellai ha condiviso un racconto molto utile da leggere ai bambini che spiega il coronavirus. Questo il link per scaricare il racconto:

https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_23/caro-bambino-ecco-perche-coronavirus-ci-fa-tanta-paura-ma-tu-non-devi-temere-13e9f8c8-5636-11ea-b447-d9646dbdb12a.shtml?refresh_ce-cp

Video per bambini:

Storia per bambini: Ana Gomez https://www.anagomez.org/wp

Giacomo Cutrera: “Vi racconto la mia dislessia”

Giacomo Cutrera: “Vi racconto la mia dislessia”
„All’auditorium della scuola Chiarini Giacomo Cutrera, ingegnere informatico e vicepresidente Associazione Italiana Dislessia, ha incontrato insegnanti e studenti per raccontare la sua esperienza di vita, trascinandoli con ironia in un mondo ancora troppo sconosciuto. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia, sezione di Chieti, con la collaborazione del Centro Famiglia “Crescere insieme”. (Video: Andrea Marchese, Paolo Di Sabatino)“

(fonte: Chieti Today)

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Smartphone e Adolescenti: “Sono pericolosi se restano un binomio”

Smartphone: droga per i giovani? Ne abbiamo parlato con psicoterapeuti, educatori e genitori all’interno di “Capire l’adolescenza”, la serie di incontri realizzati dal Centro Famiglia Crescere Insieme di Chieti per fornire gli strumenti utili per gestire e mediare il conflitto con i figli. (fonte Chieti Today)

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I Disturbi dell’ Apprendimento. Intervista alla Dott.ssa Di Cicco e la Dott.ssa Cerratti

Durante il primo Open Day della Psicologia, tenutosi il 10 ottobre 2015 a Francavilla al Mare (CH) ed organizzato dall’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo, Psiconline intervista la Dottoressa Paola Cerratti, che ha partecipato all’evento in qualità di referente dell’ AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’Apprendimento) Abruzzo – Molise e la Dottoressa Simona Di Cicco, psicologa e psicoterapeuta attiva nel pubblico e nel privato per fornire un sostegno a bambini/ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento e alle rispettive famiglie. Un modo, quello dell’ Open Day, per conoscere e far conoscere le “nuove psicologie” e il loro campo di intervento e di applicazione. Per saperne di più visita il sito www.psiconline.it